Commentario abbreviato:Salmi 119:174169 Versetti 169-176 Il salmista desiderava la grazia e la forza di elevare le sue preghiere, e che il Signore le accogliesse e le ascoltasse. Desiderava conoscere meglio Dio in Cristo, conoscere meglio le dottrine della Parola e i doveri della religione. Aveva un profondo senso di indegnità e un sacro timore che la sua preghiera non arrivasse al cospetto di Dio; Signore, ciò che prego è ciò che hai promesso. Non abbiamo imparato nulla se non abbiamo imparato a lodare Dio. Dobbiamo sempre fare della Parola di Dio la regola del nostro discorso, per non trasgredire mai con discorsi o silenzi peccaminosi. Le sue mani non sono sufficienti, né alcuna creatura può prestargli aiuto; perciò si rivolge a Dio, affinché la mano che lo ha creato lo aiuti. Ha fatto della religione la sua scelta deliberata. Tutti i santi desiderano una salvezza eterna e per questo pregano Dio di aiutarli a raggiungerla. Che i tuoi giudizi mi aiutino; che tutte le ordinanze e tutte le provvidenze (entrambe sono giudizi di Dio) mi aiutino a glorificare Dio; che mi aiutino per quell'opera". Spesso guarda indietro con vergogna e gratitudine al suo patrimonio perduto. Prega ancora per la tenera cura di Colui che ha acquistato il suo gregge con il proprio sangue, affinché possa ricevere da Lui il dono della vita eterna. Cercami, cioè trovami, perché Dio non cerca mai invano. Volgimi, e io sarò volgarizzato. Che questo salmo sia una pietra di paragone per testare i nostri cuori e le nostre vite. I nostri cuori, purificati dal sangue di Cristo, fanno proprie queste preghiere, risoluzioni e confessioni? La parola di Dio è lo standard della nostra fede e la legge della nostra pratica? La usiamo come supplica a Cristo per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno? Felici coloro che vivono in questi deliziosi esercizi. Riferimenti incrociati:Salmi 119:174Sal 119:81,166; Ge 49:18; 2Sa 23:5; Prov 13:12; CC 5:8; Rom 7:22-25; 8:23-25; Fili 1:23 Dimensione testo: |